Eccomi qui - finalmente! - per concludere questa serie di post che erano scaturiti, come avevo scritto in origine, in seguito alla notizia di una campagna sociale che mi aveva lasciato un po' così.
Abbiamo capito che le star della pornografia possono fare grandi cose: testimonial pubblicitari, tronisti, giudici di gara, padri di famiglia, docenti universitari, ecc. Non avevo ancora visto, sinceramente, star della pornografia mettere la faccia contro la pornografia infantile. La campagna è stata lanciata quest'anno da Child Focus, un'associazione belga creata a seguito del caso
Marc Dutroux che sconvolse il paese alla fine degli anni '90. Ho letto vari post online e sicuramente passerò per bacchettona: in realtà e ovviamente sono a favore di questa campagna, solo i testimonial e i linguaggi utilizzati mi sembrano troppo inerenti alla sfera pornografica per essere d'impatto agli occhi di chi, evidentemente, consuma pornografia e pornografia infantile. O perfettamente sconosciuti agli occhi di chi non bazzica per i siti porno. Sono un po' scettica a definire questa campagna "coraggiosa" o "creativa", ecco tutto. Vi incollo qui di seguito le due versioni della campagna stampa, che vede protagonisti:
Il nostro Rocco Siffredi, attore porno italiano
Pussykat, attrice porno francese
I copies recitano, in soldoni, che la pornografia infantile non è pornografia, ma è un abuso sessuale. E che entrambi gli attori non la condividono. Lo scopo della campagna è quello di far segnalare i video di questo tipo al sito
www.stopchildporno.be, nel completo anonimato.
La campagna è stata diffusa anche con un video, che vede protagonista Pussykat mentre si prepara per entrare in scena:
Mi pare che questa campagna dia un po' troppo spazio ai due testimonial che, se non sbaglio, sono già molto impegnati. Ovviamente, in Italia, non è stata mai lanciata una campagna contro la pedopornografia online, anche se presumo i numeri aumentino anche da noi. Così ho fatto una piccola ricerca su Youtube e ho notato, tra quelle che ho trovato, queste due campagne che mi sembrano più d'impatto:
Qui i protagonisti sono i bambini di vari paesi del mondo, che si esprimono nelle loro lingue. Dicendo cose sensate in maniera matura. La cosa importante, a mio avviso, è che vengono forniti dei dati che - proprio perché allarmanti - dovrebbero spingere all'azione o perlomeno a una presa di conoscenza di un problema sociale. Di cui, come spesso succede, non si parla affatto (o abbastanza).
In questa campagna, la protagonista è una bambina e quello che emerge dal video - a differenza della campagna con Rocco e Pussykat - è il contesto in cui questi bambini vivono (spesso e volentieri di povertà) e i volti di chi li obbliga a spogliarsi e a "fare cose" davanti alle telecamere. Che poi circolano in tutto il mondo.
Non so se questo sia il sito più aggiornato, ma se qualcuno di voi si imbatte in materiale di questo tipo e vuole fare una segnalazione anonima, qui c'è scritto come fare:
Concluderei in "bellezza", con questa campagna contro il turismo sessuale: